Da qualche giorno è possibile vedere on line e sui social dei brand coinvolti lo spot che
BMW ha realizzato con
Chiara Ferragni per il modello full electric BMW X1.
Cosa rende questo spot oggi cosi interessante?
Una riflessione teorica sul tema dell'atteggiamento e di quanto esso sia importante nella creazione di quell'intenzione di acquisto che può portare alla decisione di comprare un'auto full electric. L'idea di fondo è che se l'insieme delle convinzioni sedimentate nella mente delle persone, dei loro sentimenti, delle informazioni con cui vengono a contatto alimentano atteggiamenti negativi, le persone non arriveranno alla decisione d'acquisto, con evidente compromissione dello sviluppo del mercato.
Già nel 2012 Renault aveva realizzato un sito (oggi non più disponibile) noto come "il muro dei preconcetti" con il quale si proponeva di scardinare tali convinzioni negative e contribuire alla crescita di un mercato all'epoca in fase di totale introduzione.
Se negli anni sono molte le aziende che hanno creato campagne mirate per migliorare l'atteggiamento verso la categoria di prodotto o il brand (basti citare la
magistrale campagna di Caviro con Maccio Capatonda) la campagna di BMW va oltre.
La scelta di affiancare il proprio brand ad uno cosi rappresentativo di un'epoca come quello di Chiara Ferragni è una scelta forte, coraggiosa e, lasciatemelo dire, brillante.
Il percorso di Chiara Ferragni è per molti versi confrontabile con quello delle auto elettriche, essendo dai suoi albori destinataria di un atteggiamento negativo da parte di molti, frutto di una somma di preconcetti legati alla difficoltà di cogliere in una nuova categoria nascente (gli influencer prima e gli imprenditori digitali poi) un qualsivoglia valore, ovvero l'incapacità di riconoscere la abilità di Chiara di intravedere in una innovazione (la condivisione delle foto da Flickr a Instagram) le potenzialità di sviluppo e crescita.
Oggi Chiara Ferragni è non solo una persona di evidente successo ma anche un brand che ha saputo nel tempo riposizionarsi su una gamma di elementi molto più ampia della sola dimensione "influencer del mondo della moda" per essere una donna forte e perfettamente in linea con i valori di legittimata auto affermazione che caratterizzano questa epoca storica, capace di scardinare i preconcetti di cui era stata vittima.
E' certamente una scelta divisiva. Chiara Ferragni non piace a tutti (ma bisogna davvero piacere a tutti?) e questo rappresenta un ulteriore elemento interessante di questa scelta, circa il valore di chi vive con serena consapevolezza la propria unicità.
In questi spazi si era già parlato di come le
auto elettriche, cosi come altri prodotti (i vaccini in epoca Covid) siano spesso impegnati nella distruzione dei preconcetti per alimentare poi la scelta da parte del pubblico di riferimento. Questa campagna va quindi a sommarsi a queste esperienze, pur avendo però un ulteriore spunto teorico da sottolineare.
Se nelle ultime settimane abbiamo tutti considerato
come una pesca possa colorare di emozioni anche l'atto di fare la spesa, in un mondo che cerca di differenziarsi attraverso la proposta di valori ed emozioni in cui identificarsi, allo stesso modo la scelta di BMW sottolinea la proposta del SUV compatto iX1 come quella di un'auto aspirazionale
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