il coraggio di esserci e di prendere posizione: il gruppo Kering

 

Ci sono pochi temi cosi divisivi come l'aborto ed il mondo ha ripreso a parlare in queste ore dopo la decisione presa negli Stati Uniti, destinata a generare moltissime conseguenze in quel paese e, prevedibilmente, a occupare molte testate di giornali e news su ogni media.


I brand oggi possono/devono estraniarsi da tale conversazione? 

In generale, in un mondo che inizia a guardare in modo sempre più intenso alla generazione Z come target di interesse, in cui ci si è resi conto che l'iperconnessione genera una irrinunciabile esigenza di trasparenza appare sempre più evidente come l'identità di un brand si basi anche sui suoi valori, veicolo importante per costruire una relazione con il proprio target. 

I valori di un brand, dichiarati e vissuti con coerenza e costanza, diventano uno strumento essenziale per l'obiettivo di costruire una relazione di lungo periodo, basata su una reiterata scelta con un pubblico che aderisce a quei valori che vuole nella propria vita. In questo, la generazione Z è sempre più forte nel pretendere anche una presa di posizione da parte dei brand, come esponenti di rilievo della nostra società. 

Il gruppo Kering in queste ore ha preso posizione sulla delicata e divisiva questione statunitense, schierandosi dalla parte delle donne (#keringforwomen). Potrebbe questo allontanare una parte del pubblico? Forse.... Cementando però la propria relazione con la parte restante.   Poteva non farlo? Certo, e si può pensare che in pochi manifesteranno la scelta di entrare in campo su questo tema delicato....

Per esserci serve coraggio. 


Cosa imparare: i brand vivono in una società che sempre più si aspetta la loro presa di posizione, la coraggiosa capacità di vivere i propri valori.


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