La fiducia fagiana (la miglior difesa in caso di crisi)

 A volte le crisi vengono dall'esterno... soprattutto in un mondo capace di mettere sotto la lente di ingrandimento ogni azione di un'impresa e condividerne poi le azioni su un web pronto a scatenare storm in pochissimo tempo. A volte le crisi vengono dal'interno, perchè un errore in apparenza piccolo.... quasi uno 0 .... può in realtà mettere a rischio la solidità finanziaria di una impresa e il lavoro delle quasi 200 persone che vi gravitano attorno. 



E' quello che è successo a Cristina Fogazzi, più celebre come Estetista Cinica, per la quale un semplice 0 (errore di digitazione? leggerezza...? ) ha decuplicato il valore dei premi fedeltà alle fedeli FAGIANE, creando un potenziale buco di ricavi di circa 5 milioni di euro, creando potenziali ripercussioni finanziarie che avrebbero messo a rischio l'impresa stessa costruita e consolidata con successo nel giro di pochissimi anni. 

Per quei pochi che non la conoscono, il successo dell'Estetista Cinica non si può non legare alla sua figura, molto esposta sui media e sui social, e al suo tono di voce bresciano e schietto, sincero nel raccontare i  pro e i contro dei suoi prodotti e del mondo dell'estetica, e utilizzato sempre  con vigore in una celebre newsletter alla sua community di fagiane ricche di gif e Ryan Goslin, strumenti chiave nell'alimentare una relazione stretta con il proprio pubblico.  Un pubblico che ha imparato a riconoscere l'Estetista Cinica  come un personaggio (ovvero un brand) che onestamente dà consigli, che non esita a metterci la faccia, che fa della trasparenza un valore essenziale e che, grazie a questa, si è conquistata la fiducia di una community di fagiane assidue utilizzatrici dei suoi prodotti (e lettrici delle sue newsletter).

In queste ore, l'azienda di Cristina Fogazzi si trova a gestire la crisi legata ad un errore.... grande come lo 0 .... o un merdone, come l'imprenditrice stessa l'ha nominato. Una crisi che ha scatenato gli haters e molti media pronti ad attaccare le sue scelte imprenditoriali e il suo modo di gestire, ad esempio, i dipendenti o questa situazione di crisi e la soluzione di dover rivedere il valore dei punti fedeltà accumulati e erroneamente decuplicati. Lei, ancora una volta, ci ha messo la faccia.


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Lei ci ha messo la faccia per raccontare l'errore, con il viso sinceramente rigato dalle lacrime ed evidentemente provata, e ha spiegato come sono andate le cose. Ha difeso strenuamente la professionalità delle persone che lavorano per lei, prendendosi le responsablità di questa situazione, cosi come l'impossibilità di portarla avanti senza pregiudicare la sopravvivenza stessa dell'azienda, con lo stesso tono sincero e semplice che hanno caratterizzato il successo del suo brand. 
E le fagiane hanno capito. 
A chi si aspettava una levata di scudi contro di lei, le fagiane (o almeno la stragrande maggioranza di esse)  hanno risposto con affetto e stringendosi sul personaggio che ha fatto della trasparenza un valore irrinunciabile, in un mondo ricco di apparenza e promesse non mantenute. 





Con la stessa trasparenza ha poi ringraziato le sue fagiane, come una amica che ha commesso un errore e ha chiesto scusa, alimentando quel valore della trasparenza e vicinanza che hanno decretato il successo del suo brand. 




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