Una volta si diceva "Parlatene bene parlatene male purchè se ne parli".... e spesso mi chiedono se sia un detto ancora vero.
Onestamente, io credo di no.
Si tratta di un detto che risale ad un mondo in cui il passaparola andava conquistato tra persone fisiche che trasferivano ai propri contatti le proprie informazioni... lontano da un mondo digitale in cui la cassa di risonanza di ogni azione positiva, o negativa, è esponenzialmente più grande e, potenzialmente, pericolosa.
Se fosse ancora vero, forse all'ufficio marketing di Peloton sarebbero impegnati a darsi pacche sulle spalle per l'obiettivo raggiunto: oggi moltissimi media parlano di loro e non solo nel mondo del fitness.
Il celebre brand di attrezzature sportive è diventato un protagonista del mondo del fitness per la possibilità di seguire in streaming lezioni in diretta per mantenersi in forma in un mondo che, anche grazie all'esperienza della pandemia, è diventato sempre più connesso e digitale nelle sue esperienze.
Forse avrete letto, e qui impedire gli spoiler è pressochè impossibile, quanto invece oggi siano investiti da una importante crisi non solo di comunicazione ma anche finanziaria.
Il brand appare nel primo episodio del reboot di Sex and the City, l'ormai celebre Just like That... atteso da una generazione che ha imparato ad amare i celebri personaggi, il loro stile e una meravigliosa New York anni '90.
Problema. L'attrezzatura sportiva Peloton fa bella vista nel meraviglioso appartamento di Carrie e il suo finalmente marito Mr Big che, durante un intenso allenamento inizia ad accusare i sintomi di un attacco di cuore, per poi morire poco dopo tra le braccia disperate dell'amore della sua vita.
Nessuno se non le parte coinvolte conoscono i dettagli del contratto di product placement che certamente ha caratterizzato la presenza del brand all'interno del reboot che, si poteva ovviamente prevedere, avrebbe avuto un'enorme copertura mediatica. Certamente un palcoscenico di prim'ordine per qualunque brand interessato a posizionarsi in un mondo patinato conquistando una notorietà ancora più ampia a livello mondiale.
L'azienda si è affrettata a precisare che “Due to confidentiality reasons, HBO did not disclose the larger context surrounding the scene to Peloton in advance.”
Certamente, essere associati alla morte del protagonista è un brutto colpo.
Nella notte della messa in onda del primo episodio, gli investitori allarmati hanno lasciato Peloton che ha fatto registrare un calo di oltre l' 11% in borsa, per continuare su questo trend nei giorni successivi.
La rete ha certamente vissuto choccata la morte di Mr Big, con una settimana di intensa conversazione sul tema dal tono prevalentemente negativo.
Fonte: www.talkwalker.com
L'azienda si è affrettata a rispondere, con la voce di cardiologi, spostando l'attenzione dall'attrezzatura sportiva allo stile di vita di Mr Big (alcol, sigari e carne rossa) come causa di un prevedibile, fatale, infarto.
"Mr Bived what many would call and extravagant lifestyle - including cocktails, cigars and big steaks - and was at serious risk as he had a previous cardiac event in Season 6".
Se si può ipotizzare che nelle prossime settimane questo incendio sia destinato a spegnersi, non si può non sottolineare quanto questo episodio, che ne ha risvegliati molti altri, possa influenzare le aspettative del pubblico verso il brand, la cui equity rischia di essere appannata da una associazione cosi negativa.
Cose da non dimenticare:
Gli obiettivi di breve periodo sul brand non devono prendere il sopravvento rispetto alla sua tutela nel lungo periodo.
In ogni circostanza occorre tutelare il brand come fondamentale asset aziendale la cui percezione nella mente di tutti i clienti attuali, e futuri potenziali, ne può decretare il successo o, al contrario, una pericolosa flessione.
Daily mail: non solo just like that
Peloton non sapeva sarebbe stato usato come arma (Vanity Fair)
La risposta dell'azienda (youtube)
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