La percezione del valore salva il mondo (ft. La casa di carta)

 




Difficile non sapere che in questi giorni è uscito il secondo volume della 5 serie de La Casa di Carta, che segna la fine della celeberrima storia dei rapinatori spagnoli. Difficile è anche parlare dei contenuti di marketing che vi si possono apprendere senza diffondere spoiler...  ci provo.

Una grande lezione di marketing chiude questa saga che ha visto il pubblico dividersi tra appassionati e detrattori delle tute rosse, oltre alla già ricordata necessità di essere uguali solo se si vuole scomparire nella massa, e non essere riconoscibili. 

Nella realtà delle imprese, spesso ci si trova a parlare di come la convinzione circa la qualità del proprio prodotto, fondata sulla realtà delle caratteristiche dello stesso, sia la realtà assoluta che anche i consumatori non potranno non cogliere. 

Occorre invece considerare che la realtà dei consumatori è quella che verrà da essi percepita, attraverso tutte le azioni che le imprese vorranno realizzare, e che tale realtà percepita potrà potenzialmente essere anche lontana dalla realtà dell'impresa. 

Le decisioni dei consumatori vengono prese non sulla realtà "oggettiva" su cui lavorano le imprese, ma su ciò che di essa avranno percepito.

La chiave per vincere è quindi comprendere l'importanza delle percezioni dei nostri interlocutori, lavorare su di esse, per poter arrivare a decisioni che, spesso, salvano la vita. 





 

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