Ma che cos'è il marketing?
Perchè di marketing si parla sempre tanto, e spesso non in modo positivo. Spesso il marketing è la fuffa che si ritiene possa essere usata per condire promesse non sostenibili, o la ricerca di metodi persuasivi per concludere una vendita.
Basta googolare la parola marketing e trovare ancora questa definizione:
il complesso delle tecniche intese a porre merci e servizi a disposizione del consumatore e dell'utente in un dato mercato nel tempo, luogo e modo più adatti, ai costi più bassi per il consumatore e nello stesso tempo remunerativi per l'impresa.Si tratta di una definizione anacronistica e in parte scorretta.
Solo in un contesto economico di stabilità dei bisogni, il marketing poteva essere ricondotto alla dimensione operativa, alla logistica necessaria per "porre le merci a disposizione del consumatore". In un mondo denso di scelte come quello di oggi, il marketing inizia molto prima con la necessità di una profonda conoscenza del contesto competitivo, dei bisogni del consumatore e delle tendenze generali nell'ambiente socio economico di riferimento.
La definizione poi ipotizza che l'obiettivo del marketing sia mettere a disposizioni tali merci "ai costi più bassi per il consumatore". E' facile rendersi conto che non sia cosi.
La scelta finale del consumatore potrebbe essere certamente basata su una logica di prezzo, ma si tratta di una delle possibili logiche. Comprate sempre i prodotti più economici?
Possiamo guardare al marketing come ad un modo di pensare, applicabile nei contesti più diversi, finalizzati a costruire un solido motivo per essere scelti in un mondo di scelte.
L'American Marketing Association rivede periodicamente la definizione ufficiale di marketing in relazione ai cambiamenti della nostra società, pensato oggi come l'attività finalizzata a costruire valore per i consumatori, i clienti, i partner e la società nel suo complesso.
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